A poco più di un’ora da Venezia esiste un luogo baciato dalla bellezza, che custodisce mille e un’anima, un territorio che lascia senza parole: sono le Dolomiti Bellunesi, le Montagne di Venezia.
Eh sì…le Montagne di Venezia perché la laguna è così vicina a queste montagne che nelle giornate di bel tempo, alzando lo sguardo da Piazza San Marco verso l’orizzonte, appaiono le Dolomiti Bellunesi come il fondale di una scenografia straordinaria. Questo fenomeno è una condizione atmosferica rara e si chiama “stravedamento” ed è unico al mondo.
E fosse anche solo per vedere da vicino ciò che a Venezia appare lontano, vale il viaggio perché l’immenso territorio delle Dolomiti Bellunesi accoglie una straordinaria varietà di panorami, identità e luoghi.
10 motivi per visitare questi luoghi
1. L’unicità dei panorami
Le vette dolomitiche sono patrimonio UNESCO dal 2009 e sono fra le montagne più belle del mondo. Presentano una varietà di forme, colori e paesaggi, caratterizzati da monti imponenti, vette verticali, gole profonde. Le Dolomiti si sono formate circa 250 milioni di anni fa in ambienti marini tropicali e rappresentano un raro esempio di rocce sedimentarie e processi di orogenesi. Sono quindi un laboratorio naturale per lo studio della storia della Terra e della tettonica delle placche: sono di fatto una testimonianza eccezionale della storia geologica del pianeta.


2. L’enrosadira
E’ un fenomeno naturale unico al mondo che tinge le pareti rocciose e le cime delle Dolomiti di sfumature di rosa, arancione e rosso durante l’alba e il tramonto grazie alla particolare composizione della roccia dolomitica. E’ uno spettacolo di rara bellezza.
3. I colori
Ogni stagione dipinge il territorio con i suoi colori unici: neve scintillante e ghiaccio in inverno, esplosioni di fiori in primavera, prati verdi e rigogliosi in estate e il caldo foliage in autunno.
Ogni angolo racconta una storia di bellezza naturale e varietà climatica.


4. Un contrasto di valore
In basso la Valbelluna e lassù le Dolomiti. Questo è il territorio bellunese: da un lato la Valbelluna, un’area racchiusa fra il Lago di Santa Croce e il Lago del Corlo, un’ampia vallata con pendii dolci che si affacciano sulle vette dolomitiche; dall’altro le cime, quelle alpine, quelle che si raggiungono con una ferrata o un impianto di risalita. Quelle che si possono anche semplicemente contemplare per essere raggiunti dalla loro magnificenza.
5. L’outdoor su misura
Le Dolomiti Bellunesi sono la destinazione ideale per chi ama lo sport e le attività all’aperto. Ci sono proposte per tutti i livelli: dai principianti ai professionisti. Questo è un luogo dove ognuno trova la sua forma in armonia.
In estate, le montagne invitano a trekking, hiking, nordic walking, arrampicata e vie ferrate. Le acque cristalline di laghi, fiumi e torrenti sono perfette per river trekking, canyoning, windsurf, kitesurf e canoa, o semplicemente per rilassarsi al sole. Per gli appassionati delle due ruote, le strade del Giro d’Italia, i Bike Park e i sentieri delle Dolomiti Bellunesi offrono sfide epiche e panorami emozionanti, ideali per bici da strada, Gravel o Mountain Bike.
Con l’arrivo della neve, le valli si trasformano in un paradiso invernale. Sci e snowboard su oltre 300 km di piste del Dolomiti Superski, ma anche sci nordico, ciaspolate, sci alpinismo, freeride, snowbike e persino kitesurf sulla neve.


6. Autenticità e tradizioni
Il calendario qui è scandito da eventi e tradizioni che accompagnano la comunità e i visitatori. Le tradizioni si tramandano con amore regalando a chi visita un’esperienza autentica. Ogni momento dell’anno ha la sua festa, il suo rituale. Si inizia con i festeggiamenti per il Natale e l’Epifania, poi arriva il Carnevale con le sue maschere, diverse e uniche in ogni valle. La Pasqua porta la focaccia bellunese sulle tavole mentre con l’arrivo della primavera iniziano i festeggiamenti legati alla fioritura. L’estate celebra il sole, il caldo e i mercatini per le vie dei villaggi e l’unicità del Palio di Feltre. L’autunno è il momento dei sapori: uva, zucca, miele, formaggio, mele, marroni e noci vengono onorati come doni unici e dalle malghe il ritorno a valle delle greggi diventa festa nei paesi: se desmonteghea! Ovvero si scende a valle con la festa della transumanza.
7. Gli eventi internazionali
Tra sport, cultura e spettacolo, queste montagne accolgono appuntamenti unici che attirano visitatori e atleti da tutto il mondo, valorizzando il territorio con competizioni di alto livello, festival culturali e rassegne artistiche. Qui natura e modernità si incontrano. Ogni evento diventa un’occasione per celebrare la grandezza di queste montagne, promuovendo non solo la bellezza paesaggistica, ma anche la capacità organizzativa, lo spirito ospitale e dinamico delle comunità locali.


8. Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
31.512 ettari di Parco Nazionale: un tesoro di biodiversità tutto l’anno. Tra sorgenti, paludi e corsi d’acqua, i boschi di latifoglie e le foreste di conifere si alternano a imponenti pareti rocciose, offrendo un habitat ricco e variegato tutto da esplorare.
9. La cultura
Tra opere d’arte, chiese storiche, musei, castelli e ville venete, il passato si intreccia con il presente, raccontando storie di un tempo in cui questa regione era un crocevia tra Venezia e il Nord Europa. Per secoli, il legno pregiato di questi territori ha sostenuto la costruzione di Venezia e delle gondole veneziane, creando un ponte unico tra la montagna e la Serenissima. Le tradizioni culturali e commerciali instaurate sono ancora visibili oggi e sottolineano un legame storico e culturale profondo.
Belluno e Feltre, le due principali cittadine della provincia, offrono centri storici incantevoli, perfetti per passeggiare tra caffè accoglienti, negozi caratteristici, palazzi storici e musei.


10. Un tocco di sapore
Il viaggio verso le Dolomiti Bellunesi non può non mettere in conto la gioia del palato che qui è esaltato da sapori autentici e tradizioni antiche. Nei ristoranti stellati, nelle malghe e presso i produttori locali, si possonoi assaporare prodotti tipici accompagnati dalla birra Dolomiti, realizzata con l’orzo coltivato nel Parco Nazionale, o dai vini eccellenti fatti con una nuova varietà di vitign: i vitigni resistenti PIWI del feltrino e della Valbelluna, che garantiscono una produzione sostenibile e di alta qualità.
Fra i prodotti tipici trovano una menzione speciale l’agnello dell’Alpago, presidio Slow Food, che permette di cucinare una carne ottima, saporita e tenera; i fagioli della Valbelluna (il fagiolo Gialet, presidio Slow Food; il fagiolo di Lamon, I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) e le Mame dell’Alpago), il formaggio Piave che è il formaggio DOP delle Dolomiti Bellunesi, i formaggi di latteria e infine il Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP.
Fra piatti tipici i casunzie (ravioli di pasta fresca ripieni di barbabietola rossa, ricotta o patate, spesso serviti
con burro fuso e semi di papavero) e il pastin (carne tritata di maiale e manzo, speziata e pressata in una forma simile
a un hamburger, solitamente grigliata e servita con polenta di mais “sponcio”, una varietà di mais particolare) e il formaggio Schiz.